giovedì 7 giugno 2012

per chi non lo sapesse....

Menhir

dolmen
Studi recenti hanno dimostrato che la penisola salentina era abitata già nel Paleolitico Medio. Testimonianze di questo si trovano nelle numerose grotte presenti e dovute alla natura calcarea del territorio. Probabilmente si trattava di ominidi della specie Uomo di Neanderthal, mentre quella dell'Homo Sapiens Sapiens si sarebbe diffusa nel Paleolitico Superiore. 
Basta ricordare che è una terra ricchissima di dolmen e menhir, mentre dal punto di vista della manifattura e quindi in qualche modo dell'artigianato, numerosi sono i reperti visibili peraltro nei musei di Maglie, Lecce e in altri centri del Salento. Bisogna ricordare che è idea diffusa quella secondo la quale durante la preistoria, fosse presente in questi territorio una struttura sociale di tipo matriarcale e il culto della fertilità femminile; i manufatti delle veneri di Parabita ne sono una prova tangibile.
Dal punto di vista architettonico e delle costruzioni è opportuno ricordare:

I Dolmen:
formato da due o più pietre verticali che sorreggevano una grande pietra piatta poggiata su di esse in modo orizzontale; sicuramente fungeva da sepolcro e/o da luogo sacro di culto. Dolmen in lingua celtica significa letteralmente "Tavola di Pietra" i più importanti del Salento sono sicuramente il dolmen "Li Scusi" a Minervino di Lecce e il dolmen "Placa" a Melendugno;

I Menhir:
che vuol dire letteralmente "pietra lunga" sono composti da un unico grande blocco monolitico conficcato verticalmente nel terreno e poteva essere oltre ad un luogo di culto, l'indicazione di una sepoltura.

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